lunedì 29 agosto 2016

Intervista di Ettore Grassano al segretario cittadino del PD

Coloris: “Primarie e sondaggio? Deciderà l’assemblea cittadina del PD. Al ballottaggio meglio col centrodestra”

29 agosto 2016

Coloris nuovaPrimarie e sondaggio sì, no, forse. Per cercare di dirimere gli amletici dubbi che sembrano attanagliare la classe dirigente del PD di Alessandria in vista delle elezioni comunali del 2017, abbiamo incontrato Daniele Colorissegretario cittadino del partito da neanche un mese, dopo il ‘raid’ di luglio con cui fu ‘defenestrato’ il suo predecessore Massimo Brina (“ma da settembre, ricaricate le batterie, si torna a fare politica”)

Alla base della ‘rimozione’ di Brina ci fu l’accusa, da parte dell’ala ‘rossiana’ del partito, di un non sufficiente sostegno del PD cittadino alle scelte dell’amministrazione di Palazzo Rosso.Latitanza magari no, ma scarso coinvolgimento, e soprattutto mal celate ambizioni di Brina stessa alla ‘successione’ della sindaca. Per questo la gestione Coloris (uomo di mediazione, renziano convinto ma anche rossiano ‘critico’ o comunque non pasdaran, oltre che consigliere comunale ed esperto di trasporti) assume un significato interessante, soprattutto in prospettiva elezioni. “Anche se prima ci attende l’appuntamento del referendum di novembre, su cui mi auguro il partito possa ancora trovare, a livello nazionale come locale, una forte convergenza, pur nella discussione e mediazione fra le parti”. Insomma, Coloris è ferroviere di mestiere, ma anche ‘pompiere’ e mediatore per carattere e vocazione: basterà per ricomporre un partito alessandrino, più che a pezzi, un po’ sfiduciato e poco incline alla partecipazione?

 

Segretario Coloris, mettiamo subito i piedi nel ‘piatto elettorale’: nel Rossa Rita 222017 ricandiderete Rita Rossa per acclamazione, o organizzete le primarie?
Al di là delle chiacchiere, ci atterremo alle regole del nostro Statuto, che contempla diverse possibilità. Il sindaco Rossa si è già dichiarata disponibile a ricandidarsi, e ad accettare le decisioni del partito riguardo ad eventuali precedenti verifiche, primarie comprese. A decidere se e quando farle sarà solo e soltanto la nostra assemblea cittadina, che ha attualmente 47 membri. Prima però, intorno al 20 settembre, abbiamo intenzione di indire un grande incontro pubblico, un confronto speriamo fra tutti i 320 iscritti alessandrini (molti dei quali ‘in sonno’, ndr), e speriamo con la partecipazione anche di sindacati, corpi intermedi, e soprattutto cittadini. Un modo per confrontarci davvero, su tanti temi che si chiamano sanità, trasporti, sicurezza, lavoro. Nel frattempo sarà definita anche la segreteria cittadina, costituita da 6 o 7 persone, che mi affiancherà nella gestione delle attività, anche con focus tematici proprio sulle aree che ho citato.

Ma Daniele Coloris le primarie le farebbe o no?
Personalmente sì, le farei. E mi piacerebbe fossero di coalizione, non solo di partito. Con candidati e proposte vere, ma soprattutto un patto: comunque finisca, si procede poi tutti uniti, come un’unica squadra. E chi perde le primarie si candida come consigliere comunale, magari capolista.

Brina-Massimo_okUn ramoscello d’ulivo a Massimo Brina? Nel 2012 le primarie del PD ce le ricordiamo: l’antagonista vero di Rita Rossa, Corrado Parise, che se ne va qualche settimana prima, sbattendo la porta, e rimane un confronto a due in cui Mauro Buzzi sembrò bere l’amaro calice dello sparring partner sacrificale, perché comunque il ring era pronto, e qualcuno doveva esibirsi…
Ricordo anch’io: Parise come segretario cittadino ebbe intuizioni importanti, poi secondo me sbagliò ad andarsene, rifiutando le primarie. Le prossime, lo ripeto, le vorrei allargate certamente ad alleati come Sel, Moderati, Alessandria al Centro, repubblicani. Più complicato forse coinvolgere altri pezzi di area laico-socialista (Coloris fa riferimento alla galassia Comunisti Italiani, Rifondazione, Psi: tutti coloro che sembrano in questi mesi muoversi verso un progetto alternativo al Pd insomma, anche con tratti di ‘trasversalità’, ndr), ma qualche incontro proveremo a farlo.

Farete anche il famoso sondaggio sul gradimento dell’operato dell’attuale sindaco e giunta? Qualcuno sostiene che una rilevazione elettorale l’abbiate già fatta nei mesi scorsi…
Assolutamente falso: l’ultimo sondaggio alessandrino fu quello commissionato ad SWG nel 2011. Non è che questi strumenti siano inutili, sia chiaro: è che costano tanto, e il partito a livello locale fa già i salti mortali per sostenersi, con autofinanziamenti. Però anche qui sono favorevole, purchè realizzato in maniera professionale, e impostato come verifica del grado di soddisfazione degli alessandrini: cosa hanno apprezzato del nostro impegno di questi anni, e dove dobbiamo migliorare. C’è un’ipotesi (proprio per l’aspetto costi) legata al partito regionale, che potrebbe cofinanziare sondaggi su Alessandria, Cuneo e Asti: ossia nei capoluoghi di provincia dove si vota. Vedremo; prima di tutto però c’è un traguardo più prossimo, che è il referendum di novembre…

Anche lì arriverete in ordine sparso, o ci sono spazi per una posizione Boschi piazza duomounitaria?
Se per ordine sparso intendiamo che nel PD si discute, e c’è sempre qualcuno che la pensa diversamente dagli altri, dico che questo è un valore democratico, e dobbiamo preservarlo. La questione naturalmente è nazionale, per cui mi auguro e mi pare che ci siano ancora spazi per un’intesa nel merito, a partire dall’elettività dei senatori per intenderci. Comunque, pur essendo personalmente assolutamente con Renzi e pro riforme, credo che la porta del partito debba sempre essere aperta anche a chi ha posizioni diverse.

Coloris festa unitàA proposito di attività di partito: nuova sede, qui in via Inviziati dove stiamo chiacchierando. E anche una nuova stagione di Festival dell’Unità: pieni di gente pare. Non eravate in crisi?
Questa sede, inaugurata da poco, è al pian terreno, accessibile ai disabili e con una serie di spazi e risorse che cercheremo di utilizzare. E’ la sede provinciale, in realtà, ma ci stiamo organizzando per utilizzarla anche comunale. Fermo restando che rimangono le sedi storiche al Cristo, in Pista, in via Montegrappa e in Fraschetta, a San Giuliano Vecchio. Uno dei miei obiettivi quasi immediati tra l’altro è ravvivarle, esserci, incontrare iscritti e militanti: quello della partecipazione è un tema non facile da risolvere, su 320 iscritti so bene che ad essere davvero attivi siamo al massimo un centinaio: ci stiamo lavorando. I Festival dell’Unità sono stati ridotti di numero, era necessario. A Fubine però, ad esempio, c’è stata anche quest’anno una fiumana di persone, altro che crisi: e c’erano anche tanti 30/40 enni. Certo, se proponi il dibattito lungo e un po’ noioso, la gente se ne va, ma questo è un indice dei tempi: il dibattito si fa altrove, a partire dai social. E’ andata molto bene anche la festa del Cristo.

 
Torniamo al livello di soddisfazione degli alessandrini, segretarioComune Alessandria basso altoColoris: siamo ormai agli sgoccioli di mandato, lei è anche consigliere comunale. Ritiene che gli alessandrini, a partire dagli elettori che vi hanno sostenuti nel 2012, siano contenti o si aspettassero altro e di più? Sia sincero però….
In Alessandria ci vivo da sempre, la conosco, la giro. So che aria tira insomma, e del resto il clima di incertezza e di preoccupazione generale che c’è in Italia e non solo non aiuta chi ha responsabilità di governo, ad ogni livello. Però credo che gli alessandrini che si informano e documentano, senza paraocchi ideologici, si rendano conto dell’ottimo lavoro svolto da questa maggioranza sul fronte del risanamento dell’ente, del rilancio del sistema partecipate (ancora tutto da sviluppare ovviamente, dai rifiuti ai trasporti) e della salvaguardia dei posti di lavoro. Non dimentichiamo che, ad inizio mandato, si era parlato di 400 esuberi nella galassia comunale, e invece si è riusciti a risanare senza lasciare per strada nessuno.

Coloris biciclettePerò paghiamo ‘un botto’, per servizi davvero modesti. Alessandria è oggettivamente brutta, vecchia, senza uno slancio verso il futuro. Anche qui nessuna autocritica?
Credo che il rilancio vero della città, già cominciato, si vedrà pienamente nei prossimi anni, che spero coincidano con il nostro secondo mandato. Sono stati creati tutti i presupposti perché Alessandria possa ripartire, anche se ovviamente occorre ora passare alla fase successiva: non più solo contabile, ma operativa. Penso ai trasporti, comparto di cui mi occupo personalmente da sempre. Ne abbiamo già parlato diverse volte anche su CorriereAl, della necessità di innovazione: città il ‘sistema’ delle linee di trasporto è ancora quello dell’Alessandria industriale e operaia degli anni Settanta, ma il mondo nel frattempo è cambiato. Così come la sicurezza è un altro asset a cui occorre dedicare maggior attenzione: non chiamando l’esercito, ma facendo in modo che vigili e forze dell’ordine possano lavorare meglio, e con maggior coordinamento.

Una previsione finale Coloris, ma anche qui sia sincero: meglio un Urne deserteballottaggio con il centro destra, o con i grillini?
Basta guardare a come sono andate un po’ ovunque le elezioni amministrative di qualche mese fa: meglio col centrodestra, certamente. Ma meglio ancora non pensare in quest’ottica, ma a giocare la nostra partita fino in fondo, dando il massimo, e ascoltando in maniera costante le esigenze dei cittadini di Alessandria. Poi, nell’urna, saranno loro a decidere, come è giusto che sia in democrazia.

Ettore Grassano

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