martedì 9 aprile 2024
Alessandria Smistamento, da scalo ferroviario a centro intermodale ?
mercoledì 15 novembre 2023
Corsie ciclabili e case avanzate , un provvedimento necessario
I recenti lavori in Alessandria riguardanti le corsie ciclabili e le case avanzate sono a mio avviso utili a mettere un pò di ordine e sicurezza nel caos della circolazione stradale
Si parte da un principio, quello della coesistenza tra i vari mezzi di trasporto sulle nostre strade, cercando di tutelare un po i mezzi più fragili , come le biciclette ma non solo.
Ad Alessandria abbiamo km di piste ciclabili, mal raccordate e spesso poco utilizzate, costringendo gli utilizzatori a passo d' uomo , a scendere e salire e affrontare scalini poco rassicuranti.
L' introduzione delle corsie e case avanzate recepisce le recenti normative in tema di circolazione e sicurezza , benvengano ,ad Alessandria le corsie ciclabili esistevano e sono state tolte nel recente passato.
Certo , è fondamentale una maggiore conoscenza e rispetto del codice della strada, da parte di tutti , ciclisti e automobilisti e non solo .
lunedì 18 settembre 2023
Trasporti, in provincia se ne discute il 22 settembre
Venerdì 22 settembre 2023 alle 18, presso la Soms Cristo di Alessandria, il PD affronta il tema , cruciale , del trasporto pubblico e privato, ferroviario e stradale della nostra provincia. All'iniziativa parteciperanno i principali rappresentanti del PD della zona , la presidente di Amag Mobilità, rappresentanti dei comitati pendolari, delle associazioni e dei sindacati.
Numerose le questioni da affrontare; per quanto riguarda il trasporto ferroviario la divisione ( storica ) in compartimenti Fs e l' affidamento alle Regioni non agevola la situazione in provincia, di fatto siamo divisi per responsabilità e competenze tra Piemonte( in maggioranza ) , Lombardia e Liguria ( solo ad esempio Trenord , e quindi Milano ha i trasporti verso la Lombardia a partire da Alessandria e verso Genova, in particolare modo nella tratta Acqui Ovada, con limiti strutturali e di circolazione evidenti, si è di fatto poco " considerati " . La situazione delle linee soppresse ( purtroppo molto piemontese) colpisce anche le nostre zone e se va accolta favorevolmente la riapertura della Casale Mortara, rimangono( con poche possibilità di recupero ) la Alessandria Nizza Castagnole e la Casale -Vercelli , fino al paradosso della Alessandria Ovada , utilizzata per i merci e quindi perfettamente efficiente ma non per i viaggiatori. Difficoltà anche nella zona Novi Tortona, i lavori ( fondamentali) del terzo valico hanno portato a interruzioni e soppressioni tutte da recuperare
Nel Tpl la situazione è altresi non semplice, il territorio molto capillare con numerosi comuni da servire ( e molte località anche all interno degli stessi comuni , come ad esempio Alessandria stessa che ha una superficie superiore a quella di Torino ) , le strade secondarie tortuose e difficili portano ad una gestione che non sempre riesce a soddisfare le esigenze della nostra comunità. Anche le aziende stesse nelle varie località hanno dovuto affrontare e affrontano momenti di difficoltà e ristrutturazioni , sia sul piano del servizio che occupazionale. Non agevola lo scarso contributo chilometrico regionale che andrebbe rivisto alla luce delle necessità effettive del trasporto.
Ne consegue un utilizzo maggiore , che in passato, del mezzo privato, e questo non è positivo da un punto di vista ambientale , economico e di sicurezza e un vero peccato per il nostro territorio, strategico come posizione e collegamenti. Con questa iniziativa si intende fare il punto sulle principali questioni per dare il via un'iniziativa veramente provinciale che porti ad attenzione e miglioramento sui trasporti per le persone.
venerdì 20 maggio 2022
Collegare meglio il quartiere Cristo, come ?
Da un recente sondaggio commissionato dalla associazione del quartiere Cristo è emerso come uno dei temi maggiormente sentiti sia quello del miglioramento dei collegamenti con il resto della città. Tema inevitabile, visto che il quartiere ha visto crescere dagli anni 70 in poi il numero degli abitanti da poche migliaia a circa 25.000, tanti sono gli abitanti della ex circoscrizione Sud e , a parte alcuni interventi indispensabili ma riferiti alle vie di accesso già esistenti non ha visto interventi strutturali nel corso dei decenni; il Cristo è diviso storicamente dal resto del capoluogo dalla rete ferroviaria e gli interventi sono stati quelli del sottopasso di via Maggioli ( primi anni 90 ) e più recentemente ( 2016 ) la rotonda di viale Brigate Ravenna al posto del semaforo, opere fondamentali ma evidentemente non basta , il traffico è costante e basta poco per intasare le strade
lunedì 11 aprile 2022
Passaggi a livello nel territorio comunale, le questioni irrisolte
Il tema dei passaggi a livello , le intersezioni tra la strada e le ferrovie, è uno dei più importanti e storicamente rilevanti per le infrastrutture nazionali ; basta pensare ai numerosi punti di incontro tra la enorme rete stradale e migliaia di km su ferro.
Il comune di Alessandria, esteso come pochi ( da San Giuliano a Villa del Foro ) e interessato da numerose linee ferroviarie ( siamo pur sempre un nodo importante), ha vissuto la necessità delle due utenze ( ferrovie e gomma ) in maniera importante, storicamente e nella stretta attualità.
Va detto che, nei decenni, molte cose sono migliorate soprattutto dal punto di vista della sicurezza ( i passaggi a livello ancora presenti garantiscono al massimo questo aspetto), ma anche per l' eliminazione vera e propria, principalmente con sottopassi : via Maggioli in città, le linee principali su Torino, Valenza ( Novara , Pavia e Casale ) e Genova sono da tempo senza le famose intersezioni strada/ferrovia, con benefici per tutti.
Rimango però situazioni da affrontare e risolvere
Sulla importante linea per Tortona ( Milano , Piacenza) , dove è ( in controtendenza) aumentato il traffico, specie merci , le situazione più critiche riguardano proprio il popolato centro di Spinetta , con un passaggio in pieno centro nella affollata via Genova , proprio di fianco alla stazione, inevitabilmente spesso chiuso con code e disagi e un secondo in direzione Frugarolo, zona Solvay , pure frequentato. Sempre in zona da segnalare il sottopasso di Ventolina, con problemi di allagamenti e il passaggio in centro a San Giuliano Vecchio . Non risultano interventi e lavori programmati a breve .
Nella zona Sud i passaggi a livello sono ancora piuttosto presenti, anche se le linee per Ovada e Cantalupo ( solo più per Acqui) hanno una circolazione ferroviaria limitata e quindi minori sono i problemi: andrebbe comunque affrontata seriamente l'eliminazione del passaggio in via Casalcermelli e quantomeno curati di più gli attraversamenti a raso degli altri, sulla strada per Cantalupo e prima del ponte Bormida verso Ovada .
Particolare la vicenda dei due passaggi a livello in via della Moisa, linee ripeto poco frequentate e strada ancora meno ( in parte non asfaltata), dove però esiste un progetto e credo stanziamento concreto da parte di Rfi per la soppressione con un sottopasso unico. Stranamente nella interlocuzione con il Comune di Alessandria è stato proposto di fare un sottopasso solo sul primo e chiudere il secondo ; sarebbe stato meglio approfittare dell occasione per rilanciare e proporre interventi più importanti o utilizzare la realizzazione per fare una via di collegamento dal quartiere Cristo verso la zona D3 e la tangenziale.
lunedì 15 novembre 2021
TRASPORTO FERROVIARIO, LE PROPOSTE DI “CITTA’ FUTURA”
Sui mezzi d’informazione cittadini nei giorni scorsi si è molto dibattuto intorno alle carenze del servizio ferroviario ad Alessandria. In particolare si è soprattutto trattato dei collegamenti della città con Milano. L’Associazione “Città Futura” oltre ad aver organizzato a marzo 2019, insieme alla Camera del Lavoro, a palazzo Monferrato un incontro pubblico dedicato al recupero e al rilancio dello Scalo Merci di “Alessandria Smistamento”, già ad ottobre 2015 aveva organizzato il convegno su: “Passeggeri e Merci: la Ferrovia dimentica Alessandria?” in cui si evidenziava il calo del numero dei treni passeggeri nella stazione di Alessandria avvenuto tra 2005 e il 2015.
Sperando di dare un contributo fattivo alla discussione ripresentiamo sinteticamente una nostra proposta.
Un “frecciarossa” partendo da Torino e percorrendo la linea Torino-Alessandria-Piacenza potrebbe immettersi sulla linea ad alta velocità (AV) Milano Bologna attraverso l’interconnessione di Piacenza est.
Un treno veloce può percorrere, senza particolari problemi, la tratta Torino PN-Asti-Alessandria in circa 55’ e la tratta Alessandria-Piacenza impiegando lo stesso tempo. Da Piacenza in circa 10’ il treno può essere sulla linea AV da dove, in circa 40’, può arrivare a Bologna Centrale. Tempo totale circa 2 ore e 40’. I treni più veloci da Torino a Roma/Napoli/Salerno percorrendo la linea AV (via Milano) impiegano circa 2 ore e 20’ nel tratto da Torino a Bologna. Per chi parte da Torino Porta Nuova il tempo di percorrenza è superiore, ma già per chi si serve della stazione di Torino Lingotto, ovvero per i viaggiatori della parte sud di Torino e zone circostanti i tempi sono all’incirca equivalenti. Per gli astigiani e alessandrini il risparmio in termini di tempo si può quantificare in almeno 40’ e 20’, ma il vantaggio maggiore è rappresentato dalla possibilità di utilizzare una relazione diretta senza l’incubo di trasbordi con “armi e bagagli” e coincidenze che rischiano di saltare.
Ulteriori grossi benefici in termini di tempo saranno possibili quando verranno realizzati i miglioramenti previsti da RFI per aumentare la velocità dei treni sulla tratta Torino-Alessandria-(Genova) fino a 200 km/h.
Per la linea Alessandria-Piacenza è previsto il quadruplicamento Tortona-Voghera che porterebbe a una riduzione dei tempi di percorrenza non rilevanti, mentre risultati più consistenti potrebbero ottenere aggiungendo interventi di velocizzazione sul resto della tratta che potrebbero essere realizzati anche senza investimenti faraonici.
Che i cittadini del “contado” astigiano, alessandrino e piacentino possano avere un buon servizio di trasporto ferroviario non significa però che “Trenitalia” o “Italo” si preoccupino di fornirlo. Ricordiamo infatti che i treni veloci sono considerati “Servizi a Mercato, svolti in piena autonomia commerciale” per la cui messa in circolazione le imprese ferroviarie non hanno alcun obbligo.
Di conseguenza se i rappresentanti politici alessandrini presenti ai diversi livelli (Comune, Provincia, Regione, Parlamento) intendono impegnarsi attivamente per rendere un servizio al sud del Piemonte devono trovare le più opportune modalità per fare in modo che “Trenitalia” o “Italo” effettuino questo servizio.
Obiettivo non impossibile da raggiungere se consideriamo che il Decreto Legge DL 19 maggio 2020 n. 34 ha stanziato 80 milioni (poco meno di 220.000 euro al giorno) di euro all’anno per 15 anni a favore delle imprese di trasporto ferroviario quali “Trenitalia” divisione AV e “Italo” Ntv. Non è dato sapere quale somma giornaliera sia concessa rispettivamente a ciascuna di queste imprese, ma sicuramente si tratterà di qualche decina di migliaia di euro. Occorre quindi che i nostri rappresentanti politico-istituzionali intervengano nei confronti del Ministro dei trasporti affinché vincoli, almeno in parte, tali contributi a Trenitalia e/o Italo Ntv all’effettuazione di treni anche su linee che interessano “aree a scarsa domanda di mobilità”. Aree come il sud del Piemonte che, in conseguenza dell’entrata in funzione delle linee ad Alta Velocità, hanno subito un peggioramento dell’offerta di servizio ferroviario. Si potrebbe magari anche scoprire, in seguito all’attivazione, che il servizio diventa economicamente sostenibile per l’impresa che lo effettua.
I problemi che sembrano preoccupare l’Amministrazione comunale alessandrina (che in questo ha coinvolto l’assessore regionale ai Trasporti) riguardano esclusivamente i collegamenti con Milano via Voghera dimenticando che la via chilometricamente più breve per arrivare a Milano passa per Mortara. Sembrano poi del tutto dimenticati, ad esempio, i problemi di chi giornalmente da Acqui, Casale, Ovada o dalla valle Belbo deve raggiungere la città e non avendo trasporti ferroviari utili finisce per muoversi in auto con i conseguenti risultati di traffico e inquinamento. Per realizzare un collegamento veloce e diretto di Alessandria con Roma occorre che amministratori e politici alessandrini intervengano nei confronti del ministro dei Trasporti.
La complessità del problema richiederebbe molto più spazio per una trattazione esauriente, ma, per adesso, ci limitiamo a riesporre la proposta per un collegamento veloce e diretto da Alessandria a Roma.
Associazione “Città Futura” www.cittafutura.al.it
Alessandria, 1 novembre 2021