martedì 20 settembre 2016

La sentenza

Alcuni giorni fa avevamo " polemicamente " risposto ad alcune fantasiose teorie rispetto alla evitabilità del dissesto nel comune di Alessandria , citando puntualmente i fatti avvenuti, il ruolo della Corte dei Conti che ha imposto una scelta drastica, dovuta alla cattiva amministrazione e gestione della cosa pubblica. L' odierna conferma della sentenza   non fa che confermare il difficile percorso  che questa città  e questa maggioranza hanno dovuto affrontare e stanno tutt'ora affrontando.
 Non ci uniamo al coro giustizialista, il Partito Democratico rispetta le sentenze e i ruoli, non ci piacciono i capri espiatori singoli per quello che è successo, ma tutto un sistema politico, quello del centrodestra che ha amministrato  nel periodo 2007/2012 deve  prendersi le responsabilità di quanto avvenuto, dei propri errori


giovedì 8 settembre 2016

La bufala del " dissesto evitabile "

A distanza di quattro anni e ormai in campagna elettorale lanciata , torna la " bufala " del  dissesto evitabile .....non che ci fosse da aspettarsi di meglio...anche se , purtroppo, vediamo anche di peggio, con lettere ai cittadini che sono un' insulto  all'intelligenza e alla correttezza.
Tornando al dissesto vale la pena di ricordare che Il decreto legislativo 149/2011 affidò la facoltà di accertare lo stato di insolvenza alla Corte dei conti :  la stessa Corte ha verificato nel 2012 la sussistenza per Alessandria delle cause previste dall’art. 244 del TUEL per la dichiarazione dello stato di dissesto, " causa il perdurante inadempimento del Comune di Alessandria nell’adozione di misure correttive idonee effettivamente a risanare la propria situazione finanziaria gravemente deficitaria ed in tal modo invertire la tendenza al suo progressivo deterioramento"   e lo ha comunicato al consiglio comunale e al prefetto.  
Se il consiglio non  avesse proceduto a dichiarare il dissesto,  di propria volontà, il prefetto al termine  del periodo perentorio ( e breve ) per espletare l'atto dovuto, avrebbe nominato un commissario ad acta, che avrebbe agito in maniera decisamente più drastica, soprattutto in termini di occupazione, di quanto non sia poi avvenuto.
Questi sono i fatti, punto e basta, il resto sono chiacchiere senza fondamento 
Parlare quindi di " dissesto evitabile " nel giugno 2012 è assolutamente sbagliato, semmai vanno rimarcate le numerose "anomalie" contabili  dal 2008 al 2011,   sotto la gestione del centrodestra , il forte disavanzo, i debiti fuori bilancio, lo sforamento per due anni del patto di stabilità, i debiti verso le partecipate, ecc. ecc... insomma tutto quello che ha obbligato la corte dei conti e il consiglio comunale a questa drastica decisione : tutto questo era "evitabile" semmai prima , nei cinque anni appunto  di amministrazione del centrodestra, con una gestione delle finanze pubbliche corretta.


Quello che è successo da allora è noto: i sacrifici per tutti , gli aumenti  di tariffe, i fornitori in crisi per  i parziali o ritardati pagamenti , le carenze nei servizi e nella manutenzione ordinaria per mancanza di risorse,l'impossibilità a lungo di investimenti e prospettive, il blocco delle assunzioni e così via....ma anche il salvataggio di aziende pubbliche in forte crisi , il mantenimento dei posti di lavoro, i bilanci che tornano nel loro doveroso equilibrio, il rientro nel patto di stabilità  e una politica che torna ad essere servizio per una città che finalmente, pur con tutti i limiti e anche qualche errore, sta vedendo la fine del tunnel.

Daniele Coloris, segretario PD Alessandria 



                 
                                                                                


sabato 3 settembre 2016

Bando Periferie - precisazioni

La Giunta Comunale sta organizzando una presentazione pubblica del progetto per il Bando Periferie su Marengo che servirà a chiarire anche i contenuti su cui qualcuno sta facendo un po' di confusione. Comunicheremo a breve la data e il luogo. Mentre la documentazione inviata per il bando verrà pubblicata sul sito del Comune.


Nel frattempo solo qualche precisazione sul metodo:

1) non è vero che non ci sia stata condivisione nel lavoro di redazione del progetto; sono stati coinvolti soggetti come Cissaca, Arpa, Comitato Genitori Spinetta Marengo, Lab121 che hanno fornito contributi sui rispettivi ambiti di competenza

2) il Comune di Alessandria ha preparato un progetto e lo ha inviato alla Presidenza del Consiglio, esattamente come tutti gli altri comuni. Qualcuno lo ha già presentato pubblicamente, noi come altri lo faremo a giorni

3) frazionare gli interventi su tutte le periferie voleva dire solo fare una po' di interventi a pioggia senza nessun progetto che li legasse. Una cosa che - a nostro avviso - avrebbe indebolito la proposta e messo a rischio la sua approvazione. Abbiamo scelto di concentrare l'intervento su Spinetta anche per le ricadute che avrebbe avuto su tutta l'area della Fraschetta.

Mauro Cattaneo, Assessore Comune di Alessandria 

Agosto, il PD incontra i cittadini

Un grazie alla redazione di Città Futura e a Giancarlo Borelli