lunedì 15 novembre 2021

TRASPORTO FERROVIARIO, LE PROPOSTE DI “CITTA’ FUTURA”

 


Sui mezzi d’informazione cittadini nei giorni scorsi si è molto dibattuto intorno alle carenze del servizio ferroviario ad Alessandria. In particolare si è soprattutto trattato dei  collegamenti della città con Milano. L’Associazione “Città Futura” oltre ad aver organizzato a marzo 2019, insieme alla Camera del Lavoro, a palazzo Monferrato  un incontro pubblico dedicato al recupero e al rilancio dello Scalo Merci di “Alessandria Smistamento”, già ad ottobre 2015 aveva organizzato il convegno su: “Passeggeri e Merci: la Ferrovia dimentica Alessandria? in cui si evidenziava il calo del numero dei treni passeggeri nella stazione di Alessandria avvenuto tra 2005 e il 2015.

Sperando di dare un contributo fattivo alla discussione ripresentiamo sinteticamente una nostra proposta.

Un “frecciarossa” partendo da Torino e percorrendo la linea Torino-Alessandria-Piacenza potrebbe immettersi sulla linea ad alta velocità (AV) Milano Bologna attraverso l’interconnessione di Piacenza est.

Un treno veloce può percorrere, senza particolari problemi, la tratta Torino PN-Asti-Alessandria in circa 55’ e la tratta Alessandria-Piacenza impiegando lo stesso tempo. Da Piacenza in circa 10’ il treno può essere sulla linea AV da dove, in circa 40’, può arrivare a Bologna Centrale. Tempo totale circa 2 ore e 40’. I treni più veloci da Torino a Roma/Napoli/Salerno percorrendo la linea AV (via Milano) impiegano circa 2 ore e 20’ nel tratto da Torino a Bologna. Per chi parte da Torino Porta Nuova il tempo di percorrenza è superiore, ma già per chi si serve della stazione di  Torino Lingotto, ovvero per i viaggiatori della parte sud di Torino e zone circostanti  i tempi sono all’incirca equivalenti. Per gli astigiani e alessandrini il risparmio in termini di tempo si può quantificare in almeno 40’ e 20’, ma il vantaggio maggiore  è rappresentato dalla possibilità di utilizzare una relazione diretta senza l’incubo di trasbordi con “armi e bagagli” e coincidenze che rischiano di saltare.

Ulteriori grossi benefici in termini di tempo saranno possibili quando verranno realizzati i miglioramenti previsti da RFI per aumentare la velocità dei treni sulla tratta Torino-Alessandria-(Genova) fino a 200 km/h.

Per la linea Alessandria-Piacenza è previsto il quadruplicamento Tortona-Voghera che porterebbe a una riduzione dei tempi di percorrenza non rilevanti, mentre risultati più consistenti potrebbero ottenere aggiungendo interventi di velocizzazione sul resto della tratta che potrebbero essere realizzati anche senza investimenti faraonici.

Che i cittadini del “contado” astigiano, alessandrino e piacentino possano avere un buon servizio di trasporto ferroviario non significa però che “Trenitalia” o “Italo” si preoccupino di fornirlo. Ricordiamo infatti che i treni veloci sono considerati  “Servizi a Mercato, svolti in piena autonomia commerciale” per la cui messa in circolazione le imprese ferroviarie non hanno alcun obbligo. 

Di conseguenza se i rappresentanti politici alessandrini presenti ai diversi livelli (Comune, Provincia, Regione, Parlamento) intendono impegnarsi attivamente per rendere un servizio al sud del Piemonte devono trovare le più opportune modalità per fare in modo che “Trenitalia” o “Italo” effettuino questo servizio.

Obiettivo non impossibile da raggiungere se consideriamo che il Decreto Legge DL 19 maggio 2020 n. 34 ha stanziato 80 milioni (poco meno di 220.000 euro al giorno) di euro all’anno per 15 anni a favore delle imprese di trasporto ferroviario quali “Trenitalia” divisione AV e “Italo” Ntv. Non è dato sapere quale somma giornaliera sia concessa rispettivamente a ciascuna di queste imprese, ma sicuramente si tratterà di qualche decina di migliaia di euro. Occorre quindi che i nostri rappresentanti politico-istituzionali  intervengano nei confronti del Ministro dei trasporti affinché vincoli, almeno in parte, tali contributi a Trenitalia e/o Italo Ntv all’effettuazione di treni anche su linee che interessano “aree a scarsa domanda di mobilità”. Aree come il sud del Piemonte che, in conseguenza dell’entrata in funzione delle linee ad Alta Velocità, hanno subito un peggioramento dell’offerta di servizio ferroviario. Si potrebbe magari anche scoprire, in seguito all’attivazione, che il servizio diventa economicamente sostenibile per l’impresa che lo effettua.

I problemi che sembrano preoccupare l’Amministrazione comunale alessandrina (che in questo ha coinvolto l’assessore regionale ai Trasporti) riguardano esclusivamente i collegamenti con Milano via Voghera dimenticando che la via chilometricamente più breve per arrivare a Milano passa per Mortara. Sembrano poi del tutto dimenticati, ad esempio, i problemi di chi giornalmente da Acqui, Casale, Ovada o dalla valle Belbo deve raggiungere la città e non avendo trasporti ferroviari utili finisce per muoversi in auto con i conseguenti risultati di traffico e inquinamento. Per realizzare un collegamento veloce e diretto di Alessandria con Roma occorre che amministratori e politici alessandrini intervengano nei confronti del ministro dei Trasporti.

La complessità del problema richiederebbe molto più spazio per una trattazione esauriente, ma, per adesso, ci limitiamo a riesporre la proposta per un collegamento veloce e diretto da Alessandria a Roma.

Associazione “Città Futura” www.cittafutura.al.it

Alessandria, 1 novembre 2021