venerdì 20 maggio 2022

Collegare meglio il quartiere Cristo, come ?


 Da un recente sondaggio commissionato dalla associazione del quartiere Cristo è emerso come uno dei temi maggiormente sentiti sia quello del miglioramento dei collegamenti con il resto della città.  Tema inevitabile,  visto che il quartiere ha visto crescere dagli anni 70 in poi il numero degli abitanti da poche migliaia a circa 25.000, tanti sono gli abitanti della ex circoscrizione Sud e , a parte alcuni interventi indispensabili ma riferiti alle vie di accesso già esistenti non ha visto interventi strutturali nel corso dei decenni; il Cristo è diviso storicamente dal resto del capoluogo dalla rete ferroviaria e gli interventi sono stati quelli del sottopasso di via Maggioli ( primi anni 90 ) e più recentemente ( 2016 ) la rotonda di viale Brigate Ravenna al posto del semaforo,  opere fondamentali ma evidentemente non basta , il traffico è costante e basta poco per intasare le strade 
Che fare quindi ? due proposte, in particolare, presenti anche nel programma del candidato sindaco Abonante e del PD vanno certamente approfondite 

Una via di accesso,  pedonale e con larcheggi,  verso la stazione ferroviaria 
Idea già proposta e presentata ai vari livelli istituzionali negli anni scorsi, di non facile realizzazione,  stante il fatto di rapportarsi con le FS che è interessata in quanto proprietaria di gran parte delle zone  interessate e quindi titolata a decisioni in merito.  Si tratterebbe di utilizzare la via di accesso già esistente al Dopolavoro estivo ( campi da rugby) , integrarla con parcheggi ( verso Smistamento ci sono terreni Fs che potrebbero essere utilizzati) e creare un sottopasso pedonale che si raccordi con i sottopassi della stazione già esistenti lato poste .In questo modo diversi utenti potrebbero raggiungere la stazione e magari anche il centro evitando il traffico di viale Brigate Ravenna , con anche benefici ambientali.  Opera non semplice ma di sicuro beneficio 

Via della Moisa , eliminazione dei passaggi a livello e sottopasso per la tangenziale 

I due passaggi a livello di via della Moisa,  con la parte centrale addirittura non asfaltata, se eliminati e sostituiti da un sottopasso unico, porterebbero ad una via di collegamento tra la zona di via Maria Bensi e la zona D3, quindi la tangenziale,  alleggerendo il traffico in via Maggioli.  Esiste, al riguardo, già una proposta concreta da parte Rfi , della quale è stata stranamente chiesta una modifica dall' attuale amministrazione Cuttica ( proponendo la sola eliminazione di un passaggio a livello con conseguente chiusura del collegamento). Un errore e nella migliore delle ipotesi una perdita di tempo .

C'è poi una valutazione da fare sul sistema dei trasporti pubblici ( le linee ricalcano ancora quelle dei filobus ) sulle piste ciclabili praticamente inesistenti e una migliore scorrevolezza del traffico,  soprattutto all altezza dei semafori di corso Acqui e Carlo Marx  

Coloris Daniele 






lunedì 11 aprile 2022

Passaggi a livello nel territorio comunale, le questioni irrisolte




 Il tema dei passaggi a livello , le intersezioni tra la strada e le ferrovie, è uno dei più importanti e storicamente rilevanti per le infrastrutture nazionali ; basta pensare ai numerosi punti di incontro tra la enorme rete stradale e migliaia di km su ferro. 

Il comune di Alessandria, esteso come pochi ( da San Giuliano a Villa del Foro ) e interessato da numerose linee ferroviarie ( siamo pur sempre un nodo importante), ha vissuto la necessità delle due utenze ( ferrovie e gomma ) in maniera importante,  storicamente e nella stretta attualità. 

Va detto che, nei decenni,  molte cose sono migliorate soprattutto dal punto di vista della sicurezza ( i passaggi a livello ancora presenti garantiscono al massimo questo aspetto), ma anche per l' eliminazione vera e propria, principalmente con sottopassi : via Maggioli in città,  le linee principali su Torino,  Valenza ( Novara , Pavia e Casale ) e Genova sono da tempo senza le famose intersezioni strada/ferrovia, con benefici per tutti. 

Rimango però situazioni da affrontare e risolvere 

Sulla importante linea per Tortona ( Milano , Piacenza)  , dove è ( in controtendenza) aumentato il traffico,  specie merci , le situazione più critiche riguardano proprio il popolato centro di Spinetta , con un passaggio in pieno centro nella affollata via Genova , proprio di fianco alla stazione,  inevitabilmente spesso  chiuso con code e disagi e un secondo in direzione Frugarolo,  zona Solvay , pure frequentato.    Sempre in zona da segnalare il sottopasso di Ventolina,  con problemi di allagamenti e il passaggio in centro a San Giuliano Vecchio . Non risultano interventi e lavori programmati a breve .


Nella zona Sud i passaggi a livello sono ancora piuttosto presenti,  anche se le linee per Ovada e Cantalupo ( solo più per Acqui) hanno una circolazione ferroviaria limitata e quindi minori sono i problemi: andrebbe comunque affrontata  seriamente l'eliminazione del passaggio in via Casalcermelli e quantomeno curati di più gli attraversamenti a raso degli altri, sulla strada per Cantalupo e prima del ponte Bormida verso Ovada . 

Particolare la vicenda dei due passaggi a livello in via della Moisa, linee ripeto poco frequentate e strada ancora meno ( in parte non asfaltata), dove però esiste un progetto e credo stanziamento concreto da parte di Rfi per la soppressione con un sottopasso unico. Stranamente nella interlocuzione con il Comune di Alessandria è stato proposto di fare un sottopasso solo sul primo e chiudere il secondo ; sarebbe stato meglio approfittare dell occasione per rilanciare e proporre interventi più importanti o utilizzare la realizzazione per fare una via di collegamento dal quartiere Cristo verso la zona D3 e la tangenziale. 


Coloris Daniele