martedì 22 gennaio 2019

Trasporti ferroviari Asti Alessandria: bene il tavolo tecnico ottenuto dalla Regione, no ai personalismi e ai contentini


Per aspera ad astra, questo è il percorso che sta seguendo la dialettica politica nel tentativo di restituire al Piemonte Orientale una reale connessione con il sistema ferroviario nazionale. Ma occorre fare molta attenzione agli ostacoli messi dalle campagne elettorali, dagli interessi particolari e da chi non ha ben chiaro di cosa si sta parlando.
Nel momento in cui l’opinione pubblica si è resa conto che la deviazione su Milano del Frecciabianca Torino – Lecce costituiva il superamento del limite dell’opportuna decenza nei confronti dell’alessandrino e dell’astigiano  (www.appuntialessandrini.wordpress.com/2018/11/25/non-ferma-ad-alessandria-ora-basta)
è nata l’idea di una mozione congiunta dei consigli comunali di Alessandria e Asti che schierasse i due capoluoghi in un fronte comune che, a sua volta, interagisse con gli amministratori competenti regionali e nazionali affinché si riportasse almeno nell’ambito della normalità la connessione ferroviaria fra Piemonte Orientale e Lombardia, l’Emilia, Roma e il Mezzogiorno e si rivitalizzasse l’importante direttrice tirrenica.
In poche righe nella mozione sono state delineate linee guida per disconnettere Alessandria e Asti a Bologna e Roma e strumenti per realizzarle.
La mozione:
conteneva , infatti, alcuni momenti tecnici che sono stati poi omessi nella formazione della mozione congiunta finale  votata all’unanimità nel Consiglio Comunale di Alessandria il 27 dicembre scorso alla presenza dei vertici delle Amministrazioni Comunale di Asti e provinciali di Alessandria e Asti.
Tale scelta è stata fatta per lasciare gli aspetti tecnici agli atti della Commissione Trasporti e Territorio e a disposizione di enti e tavoli tecnici all’uopo costituiti o attrezzati a studiare il tema come Slala.
La stessa politica regionale ha seguito quest’onda con utili interrogazioni da parte di consiglieri regionali (Ottria e Motta) e con il primo tavolo tecnico che la Regione attraverso l’assessore Balocco ha aperto con Trenitalia e di riflesso con il MIT in materia intercity e freccia.
È stato un momento alto per la città di Alessandria che costituisce un punto di inizio fondamentale verso una presa di coscienza dei territori del loro ruolo e del peso politico che devono far valere nelle decisioni degli enti superiori che riguardano il loro diritto alla mobilità e quindi la loro opportunità di crescita e di relazione.
Vi è un forte valore di semina in quanto è stato messo in moto, un valore che non va disperso, ma va rivendicato e aiutato a evolvere verso un modello di mobilità che fermi la marginalizzazione dei territori di Alessandria e Asti e ne consenta lo sviluppo economico e sociale.
Non va solo profondamente modificata  la logica della concentrazione delle risorse e dei servizi nelle metropoli, ma va anche abbandonata quella logica dei campanili che trasforma territori non afferenti le metropoli come isolate piccole periferie: quanto emerso il 27 dicembre scorso e quanto si sta sviluppando come dibattito e come attività amministrative dimostra la potenzialità di una politica condivisa dal territorio e sul territorio, allo stesso modo è opportuna una maggiore vicinanza della politica locale alle tematiche di cui non ha diretta competenza come i trasporti con una rinuncia ai personalismi e contemporaneamente una rinuncia ad una disciplina che antepone l’osservanza di una linea politica centralizzata a una progettualità sul territorio.
La vicenda pone, fra l’altro, in evidenza come l’attuale modello di governance dei trasporti necessiti di una riforma anche importante nell’organizzazione e nel ruolo delle rappresentanze dei territori. Purtroppo la politica nazionale va verso il riconoscimento di maggior autonomia e poteri in capo alle Regioni, tradendo l’evidente necessità di riorganizzare le autonomie locali anche attorno al rilancio delle Province, ancorché in forme diverse e accorpate, unica strada per ridare omogeneità e sostenibilità alla gestione di fondamentali servizi pubblici tra i quali riteniamo abbia un ruolo di primo piano il trasporto pubblico locale e intermodale.
Il percorso avviato il 27 dicembre 2018 ad Alessandria può e deve essere ambizioso. Non vorremmo si fermasse alla calendarizzazione di un tavolo tecnico finalizzato al ripristino di un servizio (Torino – direttrice adriatica e viceversa) peraltro in linea fino a qualche mese fa. Indiscutibilmente meglio che niente, ma chi ha avviato questo percorso intendeva e intende ancora altro. Il tema è lo sviluppo locale, la dignità delle periferie, l’equilibrio nella distribuzione territoriale delle risorse pubbliche.
Giorgio Abonante
Angelo Marinoni

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