giovedì 8 settembre 2016

La bufala del " dissesto evitabile "

A distanza di quattro anni e ormai in campagna elettorale lanciata , torna la " bufala " del  dissesto evitabile .....non che ci fosse da aspettarsi di meglio...anche se , purtroppo, vediamo anche di peggio, con lettere ai cittadini che sono un' insulto  all'intelligenza e alla correttezza.
Tornando al dissesto vale la pena di ricordare che Il decreto legislativo 149/2011 affidò la facoltà di accertare lo stato di insolvenza alla Corte dei conti :  la stessa Corte ha verificato nel 2012 la sussistenza per Alessandria delle cause previste dall’art. 244 del TUEL per la dichiarazione dello stato di dissesto, " causa il perdurante inadempimento del Comune di Alessandria nell’adozione di misure correttive idonee effettivamente a risanare la propria situazione finanziaria gravemente deficitaria ed in tal modo invertire la tendenza al suo progressivo deterioramento"   e lo ha comunicato al consiglio comunale e al prefetto.  
Se il consiglio non  avesse proceduto a dichiarare il dissesto,  di propria volontà, il prefetto al termine  del periodo perentorio ( e breve ) per espletare l'atto dovuto, avrebbe nominato un commissario ad acta, che avrebbe agito in maniera decisamente più drastica, soprattutto in termini di occupazione, di quanto non sia poi avvenuto.
Questi sono i fatti, punto e basta, il resto sono chiacchiere senza fondamento 
Parlare quindi di " dissesto evitabile " nel giugno 2012 è assolutamente sbagliato, semmai vanno rimarcate le numerose "anomalie" contabili  dal 2008 al 2011,   sotto la gestione del centrodestra , il forte disavanzo, i debiti fuori bilancio, lo sforamento per due anni del patto di stabilità, i debiti verso le partecipate, ecc. ecc... insomma tutto quello che ha obbligato la corte dei conti e il consiglio comunale a questa drastica decisione : tutto questo era "evitabile" semmai prima , nei cinque anni appunto  di amministrazione del centrodestra, con una gestione delle finanze pubbliche corretta.


Quello che è successo da allora è noto: i sacrifici per tutti , gli aumenti  di tariffe, i fornitori in crisi per  i parziali o ritardati pagamenti , le carenze nei servizi e nella manutenzione ordinaria per mancanza di risorse,l'impossibilità a lungo di investimenti e prospettive, il blocco delle assunzioni e così via....ma anche il salvataggio di aziende pubbliche in forte crisi , il mantenimento dei posti di lavoro, i bilanci che tornano nel loro doveroso equilibrio, il rientro nel patto di stabilità  e una politica che torna ad essere servizio per una città che finalmente, pur con tutti i limiti e anche qualche errore, sta vedendo la fine del tunnel.

Daniele Coloris, segretario PD Alessandria 



                 
                                                                                


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